Vetta raggiunta | Grande Anello della Val Cusina - Sentiero verde |
Autore | Mingo Gazzera |
Data | 10/06/2021 |
Zona | Piemonte/Alta Langa |
Località di partenza | Torresina |
Quota di partenza | 725 |
Quota vetta/massima | 800 |
Dislivello | 550 |
Durata dell'uscita | 7 |
Esposizione | Varie |
Difficoltà | Escursionistica T |
Descrizione dell'itinerario: Grande Anello della Val Cusina Il percorso del SENTIERO VERDE (sentiero misto: sentiero, asfalto, selciato, sterrato) si snoda tutto rivolto verso la valle del torrente CUSINA, passando sulle alture che la delimitano e scendendo fino al Ietto del corso d’acqua. Si parte dalla “Pietra dell’Appuntamento” nel comune di Torresina, seguendo le indicazioni di colore VERDE in direzione Ovest, si raggiunge la Cappella dei Santi Sebastiano e Rocco (sec. XVI). Si attraversa l’abitato della frazione Langa e si imbocca la SP 115 lgliano-Castellino Tanaro all’altezza di un Pilone Votivo. Dopo 400 metri si lascia l’asfalto per scendere in un bosco ceduo, all’uscita del quale incontriamo la Strada comunale delle Coste e scendendo Iungo essa si raggiungono le Coste Sottane dove si abbandona l’asfalto e si prende una stradina che porta alla Fontana dei Tredici Monti. Dopo l’attraversamento di un campo in leggera salita si entra in un fitto bosco e si scende bruscamente per arrivare all’agevole guado del Torrente Cusina. Appena guadato il “fiume” si svolta a destra, si risale la carrareccia di fondovalle che costeggia il Ietto del corso d’acqua e si attraversa la frazione CUSINA. Al bivio si prende a sinistra, ci si inerpica Iungo il tracciato della vecchia strada Igliano-Murazzano e si continua a salire nei solatii terrazzamenti fino a un Pilone Votivo, dove si svolta a sinistra Iungo il sentiero pianeggiante e si giunge alla frazione San Luigi. Si attraversa per l’ennesima volta la SP 115 e si prosegue in salita su 150 metri di asfalto, poi la strada passa in trincea (“creusa”) e, risalendo il crinale della collina, si arriva all'abitato della frazione Cornati, da dove, nelle giornate limpide e terse si ammira lo spettacolo delle Alpi. Si imbocca, dopo un breve tratto di asfalto della SP 115, una stradina sterrata che scende nel bosco fino ad attraversare il piccolo Rio dei Boscazzi (che dà origine al Torrente Cusina). Si risale il bosco selvaggio che prende il nome di Costalunga. La salita è dura e termina nel punto più alto del percorso, Cima di Costalunga (m. 790). Si è ad un passo dalla Pedaggera, luogo dove le efferatezze della Guerra Civile 1943-1945 si manifestarono in tutta la loro violenza. A circa 50 metri dal sentiero, all'interno del bosco, si trova la croce che ricorda il luogo ove il 3/3/1944 fu trucidato il Tenente Biondo, al secolo Giorgio Ghibaudo, personaggio ampiamente citato da Beppe Fenoglio ne “Il partigiano Johnny”. Si scede ora lungo un boschetto di conifere e si imbocca la SP 352 camminando sulla cima della collina fino alla Croce che ricorda la battaglia del 16 aprile 1796 tra le truppe Piemontesi e quelle Napoleoniche. Si svolta a destra, in discesa, e oltrepassato un Pilone Votivo, il Percorso Verde invita a salire a destra sulla cima chiamata Monterotondo per un ultimo colpo d'occhio alle nostre belle montagne, prima di ridiscendere alla “Pietra dell'Appuntamento”. Tempo: Sole |
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